PMI manifatturiere: parlare con le macchine per vincere la sfida competitiva
Nel corso di successive ondate tecnologiche, l’informatica ha trasformato il mondo della produzione industriale . Nel dinamico mondo delle PMI manifatturiere non si può più fare a meno di software gestionale che supportino le attività amministrative e le relazione con i clienti. O di impianti di produzione e strumentazioni che non siano dotate di una buona dose di intelligenza digitale.
Spesso quello che manca in questo contesto è un ponte tra le informazioni di carattere gestionale e i dati che riguardano le macchine a controllo numerico e i sistemi di produzione. Un esempio banale? L’ordine che arriva da un cliente viene inserito nel cosiddetto sistema ERP (enterprise resource planning), che può tener conto di eventuali variazioni e richieste aggiuntive e successivamente, a commessa conclusa, aiuta a emettere documenti di trasporto e fatture.
La fabbrica rimane però isolata: sulla base degli ordini i responsabili della produzione provvedono a impostare il lavoro, i tecnici programmano le macchine utensili e i vari livelli di automazione. Nel migliore dei casi tutte queste istruzioni vengono trascritte su un foglio Excel. Ma esiste un gap, un divario netto tra quella che è l’informatica degli uffici amministrativi e le tecnologie, anch’esse digitali, delle linee di lavorazione.
Questo gap sta diventando un serio problema, anche per le aziende più virtuose. In un mercato dove la personalizzazione dei prodotti conta sempre di più e la soddisfazione del cliente dipende dalla qualità e puntualità delle consegne, dall’assenza di guasti e ritardi, dalla piena disponibilità delle materie prime e dei semilavorati e da mille altri fattori, non si possono prendere decisioni per il futuro e affrontare gli imprevisti senza un vero dialogo con le macchine.
Latitudo crea questo collegamento con un approccio Industry 4.0 che parte dalla piena conoscenza delle macchine e degli altri beni di produzione. La soluzione di asset management Total Asset Control for Industry diventa il ponte che lega gli aspetti amministrativi a quelli riferiti al possesso e al buon funzionamento del sistema produttivo, anche dal punto di vista dei contratti di leasing, degli interventi di manutenzione programmata, dei materiali e così via.
Su questa estesa base di conoscenza, che un normale software gestionale generico non prende in considerazione, viene innestato un cruscotto di comando basato sulla piattaforma di business intelligence Microsoft Power BI. Questo cruscotto, potente ma molto intuitivo dal punto di vista dell’interfaccia utente, svolge sostanzialmente le funzioni del MES, manufacturing execution system: un gestionale specializzato che consente di seguire in modo integrato gli aspetti importanti della produzione. I dati in tempo reale sulla produttività delle linee, la velocità di esecuzione, la qualità, i materiali effettivamente consumati, la disponibilità delle scorte… E anche le eventuali anomalie come i guasti e i fermi macchina vengono monitorati in tempo reale, correlati tra loro e riportati ai piani alti della fabbrica e dell’azienda.
Forti di questa massa di dati oggettivi, i decisori possono intervenire sulle situazioni più critiche, ottimizzare lo stato di efficienza delle macchine, pianificare la produzione, dare priorità alle commesse a marginalità più alta. In un parola: dare all’azienda un nuovo assetto competitivo. Tutto attraverso un sistema universalmente accessibile grazie al cloud, facile da utilizzare, ricco di automatismi e procedure guidate. Il salto verso l’azienda data-driven è possibile anche nelle realtà industriali di distretto, tipiche del tessuto imprenditoriale italiano, dove le risorse e le competenze interne non sono illimitate. In più, grazie alla lunga esperienza in materia di business intelligence per diversi ambiti di industria e alle sue capacità consulenziali, Latitudo può garantire un’attivazione rapida e all’altezza delle aspettative. Parliamone!
PMI manifatturiere: parlare con le macchine per vincere la sfida competitiva
Nel corso di successive ondate tecnologiche, l’informatica ha trasformato il mondo della produzione industriale . Nel dinamico mondo delle PMI manifatturiere non si può più fare a meno di software gestionale che supportino le attività amministrative e le relazione con i clienti. O di impianti di produzione e strumentazioni che non siano dotate di una buona dose di intelligenza digitale.
Spesso quello che manca in questo contesto è un ponte tra le informazioni di carattere gestionale e i dati che riguardano le macchine a controllo numerico e i sistemi di produzione. Un esempio banale? L’ordine che arriva da un cliente viene inserito nel cosiddetto sistema ERP (enterprise resource planning), che può tener conto di eventuali variazioni e richieste aggiuntive e successivamente, a commessa conclusa, aiuta a emettere documenti di trasporto e fatture.
La fabbrica rimane però isolata: sulla base degli ordini i responsabili della produzione provvedono a impostare il lavoro, i tecnici programmano le macchine utensili e i vari livelli di automazione. Nel migliore dei casi tutte queste istruzioni vengono trascritte su un foglio Excel. Ma esiste un gap, un divario netto tra quella che è l’informatica degli uffici amministrativi e le tecnologie, anch’esse digitali, delle linee di lavorazione.
Questo gap sta diventando un serio problema, anche per le aziende più virtuose. In un mercato dove la personalizzazione dei prodotti conta sempre di più e la soddisfazione del cliente dipende dalla qualità e puntualità delle consegne, dall’assenza di guasti e ritardi, dalla piena disponibilità delle materie prime e dei semilavorati e da mille altri fattori, non si possono prendere decisioni per il futuro e affrontare gli imprevisti senza un vero dialogo con le macchine.
Latitudo crea questo collegamento con un approccio Industry 4.0 che parte dalla piena conoscenza delle macchine e degli altri beni di produzione. La soluzione di asset management Total Asset Control for Industry diventa il ponte che lega gli aspetti amministrativi a quelli riferiti al possesso e al buon funzionamento del sistema produttivo, anche dal punto di vista dei contratti di leasing, degli interventi di manutenzione programmata, dei materiali e così via.
Su questa estesa base di conoscenza, che un normale software gestionale generico non prende in considerazione, viene innestato un cruscotto di comando basato sulla piattaforma di business intelligence Microsoft Power BI. Questo cruscotto, potente ma molto intuitivo dal punto di vista dell’interfaccia utente, svolge sostanzialmente le funzioni del MES, manufacturing execution system: un gestionale specializzato che consente di seguire in modo integrato gli aspetti importanti della produzione. I dati in tempo reale sulla produttività delle linee, la velocità di esecuzione, la qualità, i materiali effettivamente consumati, la disponibilità delle scorte… E anche le eventuali anomalie come i guasti e i fermi macchina vengono monitorati in tempo reale, correlati tra loro e riportati ai piani alti della fabbrica e dell’azienda.
Forti di questa massa di dati oggettivi, i decisori possono intervenire sulle situazioni più critiche, ottimizzare lo stato di efficienza delle macchine, pianificare la produzione, dare priorità alle commesse a marginalità più alta. In un parola: dare all’azienda un nuovo assetto competitivo. Tutto attraverso un sistema universalmente accessibile grazie al cloud, facile da utilizzare, ricco di automatismi e procedure guidate. Il salto verso l’azienda data-driven è possibile anche nelle realtà industriali di distretto, tipiche del tessuto imprenditoriale italiano, dove le risorse e le competenze interne non sono illimitate. In più, grazie alla lunga esperienza in materia di business intelligence per diversi ambiti di industria e alle sue capacità consulenziali, Latitudo può garantire un’attivazione rapida e all’altezza delle aspettative. Parliamone!
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